Lavorare a mano o in planetaria?
Lavorare a mano o in planetaria? La nonna direbbe che “come si fanno gli impasti a mano non c’è macchina che tenga”. Sarà proprio così?
Lavorare a mano o in planetaria? La nonna direbbe che “come si fanno gli impasti a mano non c’è macchina che tenga”. Sarà proprio così?
Testimonianza di un ricettario Imbattersi in un ricettario del 1911, scritto da una signora appassionata di pasticceria, ha suscitato in me delle bellissime emozioni.
Andare al ristorante significa coccolarsi,trascorrere qualche tempo assieme alle persone a cui vogliamo bene,gratificare la gola. Ogni ristorante che si rispetti, presenta porzioni non eccessive,curate nei dettagli ,pur rispettando la semplicità.
Che volete che vi dica, questo argomento mi sta particolarmente a cuore, anche se spesso sottovalutato. Il professionista si riconosce da diverse caratteristiche ma sicuramente la prima è quella dell’impatto iniziale: se entro in un locale e mi accoglie un cuoco/pasticcere/gelatiere/cameriere con grembiule ascellare , allacciato sopra il maglione di lana, a me viene voglia di girarmi ed uscire da quell’ambiente!
Pasticceri o Pasticcioni!? Due parole che si assomigliano ma che il loro significato è distante anni luce! In questi ultimi anni pasticceri e cuochi crescono come i funghi….ovunque: a volte distinguere un professionista da un bravo venditore non è cosa semplice ma in pochi passaggi si riesce subito a smascherarlo. Vediamo cosa contraddistingue IL PASTICCERE: